Mostra Sacelli Lauretani e Libro Lauretano

Progetto Mostra :

 

I Sacelli Lauretani ;

Il libro lauretano nei secoli. Sviluppo e divulgazione del culto della Madonna di Loreto. Percorso bibliografico del fondo lauretano della Biblioteca Padre Clemente Benedettucci

 

La mostra sui “Sacelli lauretani” espone i modelli plastici della Santa Casa di Loreto realizzati con tecniche e materiali diversi, conservati nel Nostro territorio, in particolare quelli appena restaurati ubicati nelle strutture dei vari enti culturali della Diocesi di Macerata – Tolentino – Recanati – Cingoli – Treia.

La mostra promossa dall’ Assessorato alla Cultura di Recanati con la collaborazione delle Soprintendenza e della Diocesi di Macerata è la felice occasione per valorizzare e far conoscere al pubblico, il prezioso patrimonio librario di argomento lauretano conservato presso la Biblioteca Benedettucci di Recanati e nelle sezioni dell’Archivio Diocesano, in particolare quello recanatese.

Conosciuto come il Libro lauretano grazie alla pubblicazione di p. F. Grimaldi del 1994, questo ebbe una grandissima diffusione a partire dal XVI secolo. La devozione verso la Santa Casa  in territorio recanatese, per la precisione dal suo arrivo secondo la tradizione, il 10 dicembre del  1294  è immediato, lo testimoniano i documenti citati da P. C. Benedettucci, riguardanti pellegrini tedeschi, già nella metà del XIV secolo

I libri lauretani citati, oggetto di questa sezione della mostra, conservati presso la Biblioteca Benedettucci dimostrano la particolare devozione verso la Vergine Maria, devozione che si estende precocemente in tutta Europa,  e la copiosa produzioni di libri di argomento lauretano, soprattutto ad uso dei pellegrini, stampati in tutta la penisola e in Europa.

Gli autori che hanno scritto sulla Chiesa di Loreto,  vengono elencati e raggruppati in elenchi a partire dal XVII secolo, famoso il lavoro di S. Serragli, computista dell’amministrazione della Santa Casa, il quale elenca autori e titoli in La Santa Casa abbellita pubblicato a Macerata nel 1640.

Il nostro punto di riferimento è “l’Indice bibliografico lauretano” pubblicato da P. Grimaldi in cui troviamo 611 autori che si sono occupati, in diversa misura del santuario lauretano a partire dal XVI secolo fino alla fine del XVIII secolo.

Ciò che emerge, come si vedrà nella relazione dettagliata degli esemplari, sono le numerose menzioni del santuario a partire dal XV secolo, nelle relazioni, itinerari, viaggi, ect.

La mostra è l’occasione per far conoscere alla cittadinanza il prezioso patrimonio librario di carattere lauretano conservato presso una delle biblioteche più importanti delle Marche, inoltre è l’occasione per indagare la fortuna editoriale avuta nel tempo dal libro lauretano e l’attività di alcuni tipografi locali, come il Martellini di Macerata.

Verranno esposti i libri pubblicati tra il XV e il XVIII secolo. Tra questi alcune ristampe o copie di grande interesse per lo studio dell’attività tipografica e per la comprensione dell’importanza del tipo di stampa e della numerosa richiesta conseguenza di una cospicua richiesta.

Anche l’analisi della lingua con cui venivano scritte le opere ovvero sia in italiano sia in volgare dimostrano l’eterogeneità del pubblico,  dall’uomo colto al semplice pellegrino che necessitava di una descrizione essenziale e comunque differente.

La sezione lauretana della Biblioteca Bendedettucci, conservato nella stanza denominata 7, si compone di 850 opere di argomento lauretano.

Per la mostra, come anticipato verrà effettuata una cernita dei libri da esporre. Verranno scelti gli esemplari più importanti, significativi, ricchi di immagini.

 

Avranno certamente una particolare attenzione le numerose pubblicazioni aventi la xilografia o stampa dell’immagine della Santa Casa, soprattutto quella più  ricorrente della Madonna che tiene in braccio il Bambino, seduta sopra la casa – chiesa trasportata dagli angeli divulgata a partire dalla seconda metà del XVI secolo, popolarmente detta  “Madonna del tettarello” o “Madonna dei cuppitti”.

 

Immagine che troviamo in un primo momento stampata nei documenti pubblici della città, poi  riprodotta sulle stampe, sui libri, sugli oggetti di culto diffusi tra i devoti,  fino ai modelli plastici, che numerosi vennero prodotti in diversi materiali, funzionali alla devozione e al trasporto durante la processione, resa molto suggestiva dalla teatralità dell’evento, in cui il modellino veniva fatto ondeggiare in modo da suggerire il volo.

 

 

 

 

 

 

Il libro lauretano nei secoli. Sviluppo e divulgazione del culto della Madonna di Loreto.
Percorso bibliografico del fondo lauretano della Biblioteca Padre Clemente Benedettucci

Il libro è stato un mezzo di diffusione del culto e dell’iconografia della Madonna di Loreto importantissimo, la prova tangibile sono i numerosi esemplari conservati presso le molteplici biblioteche in Europa ed in Italia  a partire da quella locale intitolata a Padre Clemente Benedettucci.

La scelta degli esemplari esposti in questo breve percorso bibliografico, è circoscritta al patrimonio librario di carattere lauretano, aventi l’immagine a stampa della Vergine lauretana, in particolare quella più  ricorrente della Madonna che tiene in braccio il Bambino, seduta sopra la casa-chiesa, trasportata dagli angeli e divulgata a partire dalla seconda metà del XVI secolo, popolarmente detta  Madonna del tettarello o Madonna dei cuppitti. Le stampe sono la dimostrazione dell’enorme divulgazione e fama ottenuta nei secoli da una tipologia iconografia specifica, che in qualche modo ha incentivato un certo tipo di devozione, culto e riti religiosi.

Le stampe riprodotte sui libri, sugli oggetti di culto diffusi tra i devoti,  fino ai modelli plastici, che numerosi vennero prodotti in diversi materiali, funzionali alla devozione e al trasporto durante la processione, resa molto suggestiva dalla teatralità dell’evento, in cui il modellino veniva fatto ondeggiare in modo da suggerire il volo, consentono un esame dettagliato e preciso dell’evoluzione e divulgazione nei secoli della devozione e della trasformazione iconografica della Vergine di Loreto.