La nascita della Biblioteca è strettamente legata alla Congregazione dell’ Oratorio di San Filippo Neri (Firenze, 1515 – Roma, 1595), in particolare all’ultimo dei Filippini delle Marche dal quale prende il nome: padre Clemente Benedettucci (Montelupone, 1850 – Recanati, 1949).
Dopo il riconoscimento da parte di Gregorio XIII nel 1575, con la bolla Copiosus in misericordia Dominus,
la Congregazione si diffuse capillarmente in tutte le Marche, da San Severino, Fermo, Camerino, Ancona, Osimo, solo per citarne alcune, fino a Recanti nel 1656.
La particolare attenzione degli Oratoriani per il libro e lo studio della storia, influenzò la formazione di notevoli raccolte librarie in tutta la regione: ne è un fulgido esempio la Nostra. Infatti sulla scia dell’opera di san Filippo che aveva fondato a Roma la biblioteca Valicelliana, aperta al pubblico già dal 1581, i seguaci riproponevano l’esperienza ovunque andassero.
Il primo nucleo, come si legge nei testamenti e lasciti a favore della Congregazione, è costituito dai libri appartenenti ai vari Padri che dal 1656 si susseguirono; a padre Clemente Benedettucci, si deve invece l’ arricchimento del fondo con libri antichi e rari, opuscoli, documenti, foto, provenienti soprattutto dai conventi soppressi e dalle biblioteche e archivi delle famiglie nobili che alla fine dell’ottocento si estinsero o caddero in difficoltà economiche. Da Bibliofilo, storico, cultore degli studi Leopardiani, grande collezionista, ha lasciato un ricchissimo patrimonio di rilevante importanza, soprattutto per gli studi di storia locale.
La biblioteca si divide nelle quattro sezioni: lauretana, recanatese, marchigiana, teologica e generica, oltre alla sezione leopardiana, trasferita al “Centro studi leopardiani”. Il patrimonio consta di circa 45.000 volumi, 25 incunaboli, dal fondo denominato “Carte Recanatesi”, costituito da materiale documentario proveniente dalla stessa Congregazione dell’Oratorio, dagli archivi delle famiglie e casati di Recanati, oltre a una consistente raccolta di foto, stampe, locandine, disegni, quotidiani attualmente in fase di riordino e catalogazione.
La Biblioteca si trova nella sua sede originaria, a palazzo Melchiorri, del XVI secolo, adiacente alla chiesa di San Filippo. Nel 1921 il nostro, riscattò dal Demanio dello Stato la chiesa di San Filippo Neri e comprò il suddetto palazzo, ora detto palazzo Benedettucci, con il salone del palazzo Bambini, luogo in cui al tempo dello Stato Pontificio, si trovava il tribunale del Governatore. Fece altresì realizzare un braccio attiguo a porta San Filippo, per necessità della sua biblioteca.
La Biblioteca, aperta a coloro che chiedevano o manifestavano il desiderio per volere dello stesso Benedettucci, il quale mai negava la possibilità di attingere al suo prezioso patrimonio, è stata aperta ufficialmente nel 1963, grazie alla convenzione stipulata tra l’Ente San Filippo Neri e l’ Amministrazione comunale.
In questa occasione entrambi i responsabili avviarono un progetto di restauro e sistemazione dell’immobile per consentire e permettere l’ingresso, e la catalogazione della maggior parte del fondo librario e archivistico per la fruibilità del materiale.
Le due Biblioteche quella, così detta circolare, sorta nel 1959 come regolare servizio pubblico, per espressa disposizione del Ministero della Pubblica Istruzione, e la suddetta Benedettucci, sono ancora oggi, gestite per Convenzione, dall’Amministrazione comunale e dalla Diocesi di Macerata – Tolentino – Recanati – Cingoli – Treia