“Almanacchi, almanacchi nuovi; lunari nuovi. Bisognano, signore, almanacchi?”.
Mostra di calendari XIX – XX sec. della Biblioteca Padre Clemente Benedettucci.

Il 14 dicembre alle ore 18 e 30, presso la chiesa di San Pietrino in Recanati, la Biblioteca P. C. Benedettucci e Comunale di Recanati, il Circolo Culturale Filatelico Numismatico Recanatese, Roberto Carlorosi e Fabio Buschi, è stato presentato al pubblico “Almanacchi, almanacchi nuovi; lunari nuovi. Bisognano, signore, almanacchi?”. Mostra di calendari XIX – XX sec. della Biblioteca Padre Clemente Benedettucci.

Alla presentazione parteciperanno, Sua Eccellenza Monsignor Giuliodori, il Prorettore dell’Università di Macerata prof.ssa Maria Rosa Borraccini, il Sindaco Francesco Fiordomo, l’Assessore alle Culture Andrea Marinelli. Il recente restauro e la catalogazione dei calendari del fondo “minore” della Biblioteca P.C.Benedettucci, sono l’occasione per far conoscere al pubblico questo patrimonio, semplice ma molto suggestivo, conservato in una delle Biblioteche più importanti delle Marche.

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Mostra di calendari XIX – XX sec. della Biblioteca Padre Clemente Benedettucci.”

Il libro lauretano nei secoli. Sviluppo e divulgazione del culto della Madonna di Loreto.
Percorso bibliografico del fondo lauretano della Biblioteca Padre Clemente Benedettucci

Il libro è stato un mezzo di diffusione del culto e dell’iconografia della Madonna di Loreto importantissimo, la prova tangibile sono i numerosi esemplari conservati presso le molteplici biblioteche in Europa ed in Italia  a partire da quella locale intitolata a Padre Clemente Benedettucci.

La scelta degli esemplari esposti in questo breve percorso bibliografico, è circoscritta al patrimonio librario di carattere lauretano, aventi l’immagine a stampa della Vergine lauretana, in particolare quella più  ricorrente della Madonna che tiene in braccio il Bambino, seduta sopra la casa-chiesa, trasportata dagli angeli e divulgata a partire dalla seconda metà del XVI secolo, popolarmente detta  Madonna del tettarello o Madonna dei cuppitti. Le stampe sono la dimostrazione dell’enorme divulgazione e fama ottenuta nei secoli da una tipologia iconografia specifica, che in qualche modo ha incentivato un certo tipo di devozione, culto e riti religiosi.

Le stampe riprodotte sui libri, sugli oggetti di culto diffusi tra i devoti,  fino ai modelli plastici, che numerosi vennero prodotti in diversi materiali, funzionali alla devozione e al trasporto durante la processione, resa molto suggestiva dalla teatralità dell’evento, in cui il modellino veniva fatto ondeggiare in modo da suggerire il volo, consentono un esame dettagliato e preciso dell’evoluzione e divulgazione nei secoli della devozione e della trasformazione iconografica della Vergine di Loreto.